FAMILIAR TOUCH

Giovedì 13 NOV / ore 15.00 – 21.00
Trama:
Familiar Touch, il film diretto da Sarah Friedland, segue un momento molto delicato nella vita di una donna ottantenne, Ruth Goldman (Kathleen Chalfant): il suo trasferimento in una casa di cura. Ruth è affetta da demenza senile e pensa di uscire di casa per un appuntamento. Quello che crede essere un hotel, è, in verità, una struttura per anziani.
La nuova vita nella struttura la pone di fronte a volti sconosciuti, routine diversa, ambienti estranei, desideri e sentimenti contrastanti e al bisogno di raccontare la sua vita.

IL MAESTRO

Sabato 15 NOV / ore 21.00
Domenica 16 NOV / ore 16.00 – 18.30 – 21.00
Lunedì 17 NOV / ore 21.00
Martedì 18 NOV / ore 21.00
Trama:
Il Maestro, il film diretto da Andrea Di Stefano, è ambientato nell’estate di fine anni Ottanta e racconta la storia di Felice (Tiziano Menichelli), un ragazzino di tredici anni, talento ancora acerbo del tennis con una pressione enorme sulle spalle, quella di un padre che ha investito tutto nei suoi successi futuri.
Dopo anni di allenamenti rigorosi, è arrivato il momento dei tornei nazionali. Per prepararlo, il padre lo affida a Raul Gatti (Pierfrancesco Favino), ex tennista con un ottavo di finale al Foro Italico, sbandierato come un trofeo. Raul è un uomo disilluso, con le ambizioni rimaste a metà strada e un presente fatto di rimpianti. Eppure, accetta l’incarico, forse per cercare una seconda occasione, forse solo per sfuggire a se stesso.
Inizia così un viaggio lungo la costa italiana, un’estate di trasferte tra campi assolati e stanze d’albergo, tra vittorie mancate, bugie e incontri bizzarri. Nel confronto serrato tra maestro e allievo, emergono fragilità e paure. Felice impara che non si gioca per compiacere gli altri, e Raul scopre che anche una carriera incompiuta può trovare senso nell’incontro con chi è pronto a credere ancora. Tra loro nasce un legame profondo e inatteso, fatto di scontri e complicità.
Un rapporto che li cambierà entrambi. Un racconto di formazione e riscatto, dove lo sport diventa specchio della vita, perché certe estati arrivano una volta sola e lasciano il segno per sempre.